Siamo giunti al dunque, la discussione
è ormai giunta al vero fulcro della finanza internazionale; è
giusto pagare per assicurarci appalti di sistemi d'armamento?
L'arresto del presidente di
Finmeccanica Orsi ha portato al blocco dei pagamenti da parte indiana
dei 12 elicotteri commissionati all'industria italiana, cosa normale
nel caso di un'inchiesta che pare far emergere una tangente da 51
milioni di euro.
Tuttavia la cosa non è così banale
per molteplici motivi, primo dei quali la differenza di trattamento
con altri casi, vedi l'ex presidente del Monte dei Paschi di Siena,
che come presidente dell'ABI aveva ed ha avuto la possibilità non di
inquinare ma di far scomparire le prove di una “mazzetta” di 2
miliardi di euro, 40 volte quella di Finmeccanica.
Seconda ma non meno importante, la
questione sistemi d'arma; la vendita, o la sola commessa a costruire
sistemi del genere, 12 elicotteri nel caso specifico, ha un'immediata
ricaduta sulla possibilità di sperimentare e ricercare nell'ambito,
per offrire prodotti sempre competitivi, in un mercato in vertiginoso
aumento tecnologico.
Il mercato dei sistemi d'arma trascende
infatti dal libero mercato e dal noto assioma domanda/offerta; nel
mercato degli armamenti il prezzo è composto da molti altri fattori,
uno dei quali è la sicurezza in termini di violabilità
(“sabotaggio”) del sistema stesso, questa si ottiene selezionando
gli acquirenti, che per forza, una volta ottenuto il prodotto, ne
vengono a conoscenza.
Altro fattore da non tralasciare è la
possibilità per un paese di poter acquistare un determinato sistema
da un altro, possibilità che spesso i trattati internazionali
negano, dando vita ad un sistema di compravendite secondario
tutt'altro che trasparente.
Un'azienda italiana, come Finmeccanica,
per riuscire a vendere i propri sistemi all'estero, oltre a garantire
l'efficienza e l'efficacia dei propri prodotti, e su questo siamo
all'avanguardia, deve avvalersi di collaboratori in loco,
intermediari che mediano acquisti e contatti, i famosi Mister 10%.
Ora chi vorrà fare da intermediario
per la nostra azienda sapendo che finirà inquisito?
Il vero problema è un'altro!
Se il dott.Orsi risulterà assolto,
condividendo peraltro la sorte del suo predecessore, il danno per il
paese, valutabile in svariati miliardi, sarà coperto dal giudice che
tanto avventatamente lo ha messo in galera?