mercoledì 23 gennaio 2013

Evadere è Peccato?


Date a Cesare quel che è di Cesare ebbe modo di dire in materia di tasse qualcuno ben più importante di noi!
Ma è davvero peccato evadere le tasse? Il Cardinale ne pare convinto, è pure convinto che la Chiesa le paghi, perciò in quel versante un po' di confusione c'è!
Evadere il fisco è un reato, equivale a rubare, rubare è peccato ed il cerchio sembra chiudersi; ritengo però che un'analisi più approfondita potrebbe portare a risultati ben diversi.
Perché si pagano le tasse? Esiste un contratto o quantomeno un tacito accordo tra contribuente ed amministrazione nel quale il primo si impegna a saldare la tassazione imposta a fronte di servizi resi dal secondo?
Secondo me l'accordo esiste! E' totalmente disatteso ma esiste, l'evasione dilaga, e i servizi sono pietosi, e soggetti a pagamento ulteriore; rimane da capire chi ha disatteso l'accordo per primo.
Certo sembra tanto la storia dell'uovo e della gallina, un evasore totale non potrebbe certo appellarsi a sofismi del genere, ma chi le tasse le ha sempre pagate?
Chi è stato ligio al proprio dovere di cittadino e in cambio non ha ricevuto praticamente nulla può sottrarsi unilateralmente dall'obbligo di onorare il contratto finché l'altro contraente non lo onorerà? Con tutti gli arretrati beninteso! Evidentemente no, il che ci fa ricadere immediatamente in un patto leonino, palesemente nullo per la nostra giurisdizione, art. 2265 del codice civile, quindi disattendere un patto nullo non è reato, di conseguenza non è rubare quindi non è peccato.
Certo socialmente non è la migliore delle giustificazioni, ma moralmente può reggere, la moralità è molto soggettiva.
Il fatto secondo me è molto più semplice, Gesù lavorerebbe per equitalia o starebbe dalla parte dei pignorati?  

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