Date a Cesare quel che è di Cesare
ebbe modo di dire in materia di tasse qualcuno ben più importante di
noi!
Ma è davvero peccato evadere le tasse?
Il Cardinale ne pare convinto, è pure convinto che la Chiesa le
paghi, perciò in quel versante un po' di confusione c'è!
Evadere il fisco è un reato, equivale
a rubare, rubare è peccato ed il cerchio sembra chiudersi; ritengo
però che un'analisi più approfondita potrebbe portare a risultati
ben diversi.
Perché si pagano le tasse? Esiste un
contratto o quantomeno un tacito accordo tra contribuente ed
amministrazione nel quale il primo si impegna a saldare la tassazione
imposta a fronte di servizi resi dal secondo?
Secondo me l'accordo esiste! E'
totalmente disatteso ma esiste, l'evasione dilaga, e i servizi sono
pietosi, e soggetti a pagamento ulteriore; rimane da capire chi ha
disatteso l'accordo per primo.
Certo sembra tanto la storia dell'uovo
e della gallina, un evasore totale non potrebbe certo appellarsi a
sofismi del genere, ma chi le tasse le ha sempre pagate?
Chi è stato ligio al proprio dovere di
cittadino e in cambio non ha ricevuto praticamente nulla può
sottrarsi unilateralmente dall'obbligo di onorare il contratto finché l'altro contraente non lo onorerà? Con tutti gli arretrati
beninteso! Evidentemente no, il che ci fa ricadere immediatamente in
un patto leonino, palesemente nullo per la nostra giurisdizione, art.
2265 del codice civile, quindi disattendere un patto nullo non è
reato, di conseguenza non è rubare quindi non è peccato.
Certo socialmente non è la migliore
delle giustificazioni, ma moralmente può reggere, la moralità è
molto soggettiva.
Il fatto secondo me è molto più
semplice, Gesù lavorerebbe per equitalia o starebbe dalla parte dei
pignorati?
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