Lucio Chiavegato, il Presidente della LIFE, (Liberi Imprenditori Federalisti Europei) lo aveva detto chiaramente in televisione, "faremo azioni eclatanti, pacifiche ma eclatanti", nei confronti dei dipendenti dello strozzino di stato Equitalia, responsabili secondo lui, ed anche secondo noi, di "emettere giornalmente sentenze di morte e di istigare al suicidio".
Tutto bene si dirà, Pacifiche ed eclatanti azioni non hanno mai fatto male a nessuno, e qui ci sbagliavamo!
Equitalia si difende minacciando di inviare la polizia alla LIFE e al povero Chiavegato, come se non inviasse giornalmente le forze dell'ordine a rubare gli averi degli italiani!
Ma qual'è il reato del Presidente della Life? Semplice aver fatto quello che ogni apparato statale teme, averlo personalizzato.
La battaglia non è, e non può più essere: io cittadino vessato contro Equitalia che non è nessuno, la battaglia sarà: io cittadino incazzato contro il burocrate di turno, con nome e cognome, che mi sta vessando.
Questo Blog e il GRUPPO RIVOLTA FISCALE si allineano all'operazione di personalizzazione di Chiavegato e lo sosterranno in qualsiasi modo, anche con azioni pacifiche ed eclatanti, in attesa delle forze dell'ordine.
domenica 9 giugno 2013
mercoledì 27 marzo 2013
Prelievi dai conti correnti: BCE Robin Hood al contrario
In questi giorni abbiamo il discutibile privilegio di veder agire la Banca Centrale Europea come un mercenario al soldo delle banche tedesche.
La Germania rivuole da Cipro i suoi 18 miliardi di euro, perché l'investimento non è così sicuro come i banchieri di Berlino credevano. Sarebbe come se chi investe in azioni FIAT, vedendo il titolo scendere, dopo aver percepito i dividendi, chiedesse all'azienda di rifondere i denari investiti; follia da assenza di sovranità monetaria! Dove li trovano le banche cipriote? Ma dai correntisti che domande! Il gioco è questo, Amato ha fatto lo stesso con i nostri conti correnti lo ricordiamo? E già all'Europa dei tecnocrati viene in mente che la cosa si potrebbe fare anche in Italia e in Spagna! non dimentichiamoci che la colpa di questa crisi è esclusivamente delle banche, che campano con i soldi dei cittadini, regolarmente versati quando va bene, estorti agli stati quando va male, Monte dei Paschi insegna. cosa può fare un cittadino per tutelarsi? Pare niente! Monti ha costretto anche i pensionati ad avere un conto corrente, ormai siamo tutti schiavi delle banche! Osservatorio Fiscale crede che siano solo due le possibilità che rimangono al cittadino, Oro e Argento, non fidiamoci della carta straccia!
sabato 16 marzo 2013
La Boldrini ci costerà in gasolio pro-immigrazione
Con l'elezione a Presidente della Camera di Laura Boldrini (non è uno scherzo!) le tasche degli italiani saranno finalmente svuotate per rifornire di gasolio i mezzi della Guardia Costiera affinché possano recuperare più migranti possibile.
Avete capito bene, la neo-presidente, il cui primario scopo è quello di cancellare la Bossi-Fini, ottenendo così un "travaso" imponente di genti da ogni dove è proprio quella che, stipendiata dall'Alto commissariato delle nazioni Unite per i rifugiati, riceveva telefonate dagli scafisti mercanti di uomini, affinché allertasse le nostre forze dell'ordine marittime in loro soccorso, naturalmente a nostre spese!
La rappresentante di SEL, che grazie a Bersani e Grillo si porta a casa la presidenza della camera con il 3% dei voti, alla faccia della rappresentanza, si propone come rappresentante, non degli italiani calpestati nei diritti e nel portafoglio, ma di tutti gli immigrati che passano loro davanti nelle liste per gli alloggi.
Invece di eleggere un rappresentante che sostenga le nostre famiglie ed i nostri pensionati, questa camera a trazione Grillo/Bersani non trova di meglio che sostenere gli immigrati regolari e non, costringendo i nostri anziani, specie quelli meno abbienti, alla completa clausura, causa la densità di delinquenti in continuo aumento.
In situazioni di crisi come questa, distogliere fondi dalle politiche sociali per le nostre famiglie, al fine di tutelare quelle che nulla hanno dato a questo Paese è pura follia, in perfetto stile clown.
Avete capito bene, la neo-presidente, il cui primario scopo è quello di cancellare la Bossi-Fini, ottenendo così un "travaso" imponente di genti da ogni dove è proprio quella che, stipendiata dall'Alto commissariato delle nazioni Unite per i rifugiati, riceveva telefonate dagli scafisti mercanti di uomini, affinché allertasse le nostre forze dell'ordine marittime in loro soccorso, naturalmente a nostre spese!
La rappresentante di SEL, che grazie a Bersani e Grillo si porta a casa la presidenza della camera con il 3% dei voti, alla faccia della rappresentanza, si propone come rappresentante, non degli italiani calpestati nei diritti e nel portafoglio, ma di tutti gli immigrati che passano loro davanti nelle liste per gli alloggi.
Invece di eleggere un rappresentante che sostenga le nostre famiglie ed i nostri pensionati, questa camera a trazione Grillo/Bersani non trova di meglio che sostenere gli immigrati regolari e non, costringendo i nostri anziani, specie quelli meno abbienti, alla completa clausura, causa la densità di delinquenti in continuo aumento.
In situazioni di crisi come questa, distogliere fondi dalle politiche sociali per le nostre famiglie, al fine di tutelare quelle che nulla hanno dato a questo Paese è pura follia, in perfetto stile clown.
lunedì 11 marzo 2013
Un Papa che scomunichi Equitalia!
Correva l'anno 1160, il Papa Alessandro III, salito al soglio pontificio contro il volere dell'imperatore Federico Barbarossa, in quel glorioso 28 febbraio scomunicò l'imperatore, dando inizio a quella ribellione contro l'invasore, che portò i comuni italiani a liberarsi alla schiavitù fiscale e amministrativa dello straniero. (Legnano 1176)
Oggi il nemico è in casa, può il prossimo Papa pensare esclusivamente al benessere spirituale del suo popolo, quando questo muore di fame?
Potrà il nuovo Pastore far finta di non vedere i suicidi, la disoccupazione, la mancanza di un futuro per il suo gregge?
A mio avviso no!
Se Pontefice vuol esser chiamato, da Pontefice noi lo chiamiamo a comportarsi!
Non c'è giurisdizione alcuna del Vaticano sull'imposizione fiscale di questo che ci ostiniamo a chiamare Paese, è vero, ma è altrettanto vero che la chiesa non può avvallare una pressione fiscale omicida, facendo credere che l'evasione sia un peccato!
Date a Cesare quel che è di Cesare, ebbe modo di dire qualcuno più preparato di me, si noti non tutto, quel che gli spetta; non troviamo scritto nei sacri testi l'obbligo a privare i nostri figli del cibo, solo per pagare dei ladri nominati da altri ladri.
Chiediamo al nuovo Papa di usare tutta la Sua influenza perché lo stato non ci affami più!
Chiediamo al nuovo Papa di liberare chi evade per fame dall'onta del peccato!
Chiediamo al nuovo Papa di trovare il coraggio e la fede di Papa Alessandro III, gli chiediamo di scomunicare Equitalia!
sabato 9 marzo 2013
FERMARE EQUITALIA! aumento del 15% sulla mora
Eccola la fotografia di un Italia allo sfascio, PIL in caduta libera (-2,4%), spesa delle famiglie affossata (-4,3%), niente governo, niente Papa, niente capo della polizia; in condizioni pietose nazione è in mano a Befera!
Evidentemente il super manager pubblico, presiede EQUITALIA e dirige l'Agenzia delle Entrate, al modico costo per le casse statali di 304.000 euro all'anno, è rimasto l'unico baluardo di uno stato ladro ed affamatore.
Parole pesanti si potrebbe pensare, ma l'annuncio di un imminente aumento del 15% dei già esosi interessi di mora, risulta chiarificatore delle intenzioni romane.
Non cittadini, ma sudditi fiscali!
Rompere le catene della schiavitù fiscale è l'unica via d'uscita da una recessione altrimenti inarrestabile.
La fantomatica caccia alle streghe, perpetrata dal losco figuro, che vorrebbe farci credere che l'evasione più alta del pianeta si combatte controllando gli scontrini dei caffè invece di arrestare i grandi banchieri con cui passa le vacanze, ha il solo fine di spremere ogni euro ai cittadini, per mantenere una burocrazia inutile e di rapina, burocrazia che serve a lui e a quelli come lui per garantirsi un sazio a spese nostre.
FERMARE EQUITALIA è un'imperativo per il Paese!
Ci stanno provando a Cagliari, dove un folto numero di contribuenti (sudditi fiscali) porterà a breve in tribunale la scellerata organizzazione.
Operazioni come queste vanno supportate da tutti i cittadini onesti, che non devono temere la retorica burocratica secondo la quale attaccare Equitalia significa difendere i disonesti, quelli si difendono già da soli, attaccare Equitalia significa difendere gli onesti, i lavoratori ed i contribuenti.
FERMIAMO EQUITALIA, AFFAMIAMO LA BESTIA!
Evidentemente il super manager pubblico, presiede EQUITALIA e dirige l'Agenzia delle Entrate, al modico costo per le casse statali di 304.000 euro all'anno, è rimasto l'unico baluardo di uno stato ladro ed affamatore.
Parole pesanti si potrebbe pensare, ma l'annuncio di un imminente aumento del 15% dei già esosi interessi di mora, risulta chiarificatore delle intenzioni romane.
Non cittadini, ma sudditi fiscali!
Rompere le catene della schiavitù fiscale è l'unica via d'uscita da una recessione altrimenti inarrestabile.
La fantomatica caccia alle streghe, perpetrata dal losco figuro, che vorrebbe farci credere che l'evasione più alta del pianeta si combatte controllando gli scontrini dei caffè invece di arrestare i grandi banchieri con cui passa le vacanze, ha il solo fine di spremere ogni euro ai cittadini, per mantenere una burocrazia inutile e di rapina, burocrazia che serve a lui e a quelli come lui per garantirsi un sazio a spese nostre.
FERMARE EQUITALIA è un'imperativo per il Paese!
Ci stanno provando a Cagliari, dove un folto numero di contribuenti (sudditi fiscali) porterà a breve in tribunale la scellerata organizzazione.
Operazioni come queste vanno supportate da tutti i cittadini onesti, che non devono temere la retorica burocratica secondo la quale attaccare Equitalia significa difendere i disonesti, quelli si difendono già da soli, attaccare Equitalia significa difendere gli onesti, i lavoratori ed i contribuenti.
FERMIAMO EQUITALIA, AFFAMIAMO LA BESTIA!
domenica 3 marzo 2013
Abolizione del contante: follia a 5 stelle
Il noto blog d'informazione Qelsi riporta in questi giorni un'intervista a Mauro Gallegati, responsabile economico in pectore del movimento cinque stelle; in pectore vista l'enorme fluidità del partito di Beppe Grillo.
In questa intervista l'economista a cinque stelle ci svela i principi economici a cui si ispira il movimento; una repentina rivisitazione sull'euro, una bella patrimoniale che da quelle parti (a sinistra) non guasta mai, e l'eliminazione del contante!
Avete letto bene, ELIMINAZIONE DEL CONTANTE, che evidentemente per alcuni rappresenta ancora il male assoluto.
Le scuse per portare avanti un piano tanto atroce sono sempre le stesse, la lotta all'evasione, la delinquenza sparirebbe etc etc..
C'è dunque da stupirsi che la Goldman Sachs abbia espresso apprezzamenti per il notevolissimo risultato elettorale ottenuto da grillo?
Non credo, disintegrare la libertà personale per garantire la legalità è un operazione fallimentare già tentata negli USA, ma almeno lì si proponeva di combattere il terrorismo, non di contrastare degli idraulici in suv.
Certo un controllo totale da parte degli stati, forse, certamente degli istituti bancari, darebbe una veolce svolta al pianeta verso quel nuovo ordine mondiale che pare tanto caro a Casaleggio, ma non avverrà mai, i grandi evasori sono infatti proprio le banche che dovrebbero controllare tutti gli scambi di danaro elettronico; e le mafie si adeguerebbero immediatamente, magari facendosi delle banche proprie, c'è riuscito il PD che non riesce mai a fare nulla volete che non ci riesca la camorra?
Perciò l'ideona si risolve a togliamo i soldi agli idraulici!
Consiglio a tutti una capatina sul blog contante libero!
Ritengo inoltre doveroso osservare che in questo paese il problema non è assolutamente il denaro che circola, ma quello che non circola, trattenuto in tasse e balzelli per pagare una pletora di parassiti, che alla fine sono riusciti ad uccidere l'animale di cui si nutrivano!
Pressione Fiscale al 30% o espatrio!
In questa intervista l'economista a cinque stelle ci svela i principi economici a cui si ispira il movimento; una repentina rivisitazione sull'euro, una bella patrimoniale che da quelle parti (a sinistra) non guasta mai, e l'eliminazione del contante!
Avete letto bene, ELIMINAZIONE DEL CONTANTE, che evidentemente per alcuni rappresenta ancora il male assoluto.
Le scuse per portare avanti un piano tanto atroce sono sempre le stesse, la lotta all'evasione, la delinquenza sparirebbe etc etc..
C'è dunque da stupirsi che la Goldman Sachs abbia espresso apprezzamenti per il notevolissimo risultato elettorale ottenuto da grillo?
Non credo, disintegrare la libertà personale per garantire la legalità è un operazione fallimentare già tentata negli USA, ma almeno lì si proponeva di combattere il terrorismo, non di contrastare degli idraulici in suv.
Certo un controllo totale da parte degli stati, forse, certamente degli istituti bancari, darebbe una veolce svolta al pianeta verso quel nuovo ordine mondiale che pare tanto caro a Casaleggio, ma non avverrà mai, i grandi evasori sono infatti proprio le banche che dovrebbero controllare tutti gli scambi di danaro elettronico; e le mafie si adeguerebbero immediatamente, magari facendosi delle banche proprie, c'è riuscito il PD che non riesce mai a fare nulla volete che non ci riesca la camorra?
Perciò l'ideona si risolve a togliamo i soldi agli idraulici!
Consiglio a tutti una capatina sul blog contante libero!
Ritengo inoltre doveroso osservare che in questo paese il problema non è assolutamente il denaro che circola, ma quello che non circola, trattenuto in tasse e balzelli per pagare una pletora di parassiti, che alla fine sono riusciti ad uccidere l'animale di cui si nutrivano!
Pressione Fiscale al 30% o espatrio!
giovedì 14 febbraio 2013
L'India blocca il pagamento di 12 elicotteri, Costi collaterali della campagna elettorale?
Siamo giunti al dunque, la discussione
è ormai giunta al vero fulcro della finanza internazionale; è
giusto pagare per assicurarci appalti di sistemi d'armamento?
L'arresto del presidente di
Finmeccanica Orsi ha portato al blocco dei pagamenti da parte indiana
dei 12 elicotteri commissionati all'industria italiana, cosa normale
nel caso di un'inchiesta che pare far emergere una tangente da 51
milioni di euro.
Tuttavia la cosa non è così banale
per molteplici motivi, primo dei quali la differenza di trattamento
con altri casi, vedi l'ex presidente del Monte dei Paschi di Siena,
che come presidente dell'ABI aveva ed ha avuto la possibilità non di
inquinare ma di far scomparire le prove di una “mazzetta” di 2
miliardi di euro, 40 volte quella di Finmeccanica.
Seconda ma non meno importante, la
questione sistemi d'arma; la vendita, o la sola commessa a costruire
sistemi del genere, 12 elicotteri nel caso specifico, ha un'immediata
ricaduta sulla possibilità di sperimentare e ricercare nell'ambito,
per offrire prodotti sempre competitivi, in un mercato in vertiginoso
aumento tecnologico.
Il mercato dei sistemi d'arma trascende
infatti dal libero mercato e dal noto assioma domanda/offerta; nel
mercato degli armamenti il prezzo è composto da molti altri fattori,
uno dei quali è la sicurezza in termini di violabilità
(“sabotaggio”) del sistema stesso, questa si ottiene selezionando
gli acquirenti, che per forza, una volta ottenuto il prodotto, ne
vengono a conoscenza.
Altro fattore da non tralasciare è la
possibilità per un paese di poter acquistare un determinato sistema
da un altro, possibilità che spesso i trattati internazionali
negano, dando vita ad un sistema di compravendite secondario
tutt'altro che trasparente.
Un'azienda italiana, come Finmeccanica,
per riuscire a vendere i propri sistemi all'estero, oltre a garantire
l'efficienza e l'efficacia dei propri prodotti, e su questo siamo
all'avanguardia, deve avvalersi di collaboratori in loco,
intermediari che mediano acquisti e contatti, i famosi Mister 10%.
Ora chi vorrà fare da intermediario
per la nostra azienda sapendo che finirà inquisito?
Il vero problema è un'altro!
Se il dott.Orsi risulterà assolto,
condividendo peraltro la sorte del suo predecessore, il danno per il
paese, valutabile in svariati miliardi, sarà coperto dal giudice che
tanto avventatamente lo ha messo in galera?
martedì 5 febbraio 2013
Restituzione IMU, fallimento Monte dei Paschi del PD
E alla fine la proposta shock arrivò!
Neanche troppo scioccante a dire il
vero, il Silvio nazionale si impegna con gli elettori a togliere
l'IMU sulla prima casa e non solo, se sarà eletto restituirà anche
il maltolto nell'anno fiscale 2012!
Fatta la frittata, esperti ed espertini
che ci spiegano come sia impossibile reperire otto miliardi in un
periodo di crisi; dimenticando di dire che ne reperiamo annualmente
ottocento per la spesa pubblica.
Trattasi insomma dell'1% delle spese
statali, neanche tanto, considerando gli effetti nefasti che
l'imposizione immobiliare ha avuto sull'economia!
Ma dove reperire la cifra tanto sognata
dagli italiani?
I pacifisti delle guerre altrui si sono
subito scagliati contro il progetto F-35, che forse potrebbe essere
ulteriormente ridotto, ma certo non cancellato, pena un gap
tecnologico non recuperabile.
Il Cavaliere vede oltreconfine,
nell'eldorado svizzero la possibilità di incamerare fior di
miliardi, ma a conti fatti, pare non siano poi così tanti, ed i n
ogni caso non disponibili in un mese; la Svizzera è si un
paese-banca, ma non un paese-bancomat!
La soluzione è semplice e sotto gli
occhi di tutti, anche se in questo paese nessuno la vede, si chiama
responsabilità!
Già proprio responsabilità! Chi ha
messo nella stanza dei bottoni del Monte dei Paschi di Siena,
truffatori ed incapaci? Il PD! Chi deve mettere i quattro miliardi di
euro per salvare l'istituto? Il PD!
Gli allegri sinistri si presentano alle
elezioni come se nulla fosse; radiazione immediata dalle liste
elettorali e restituzione dei soldi ai correntisti tramite vendita
dei beni privati e del partito!
Una banca può fallire, Un partito che
fa fallire una Banca deve fallire!
sabato 2 febbraio 2013
Elezioni e Banche, il PD e il Monte dei Paschi di Siena
Il terzo gruppo bancario d'Italia,
diventato tale grazie all'acquisto di Banca Antonveneta, vale in
borsa poco più di due miliardi di euro, ma riceve dallo stato, cioè
da noi, un prestito capace di comprarlo due volte!
Come si può spiegare quest'azione
economicamente folle?
Le banche si salvano, sempre, almeno da
noi, negli Stati Uniti non è così, e la loro economia, pur non
navigando in acque tranquille è sicuramente più solida della
nostra.
Certo lasciar fallire una banca non è
cosa semplice ne auspicabile, ma chi bisogna garantire?
Con i Monti-Bond noi non stiamo
tutelando i risparmiatori, quelli li avremmo tutelati impedendo ai
faccendieri del PD di gestire la banca più vecchia del paese come un
bancomat di partito, purtroppo con i nostri soldi stiamo
semplicemente garantendo i megastipendi degli amministratori nominati
da Bersani!
Il Partito “Democratico” ha gestito
il Monte per decenni, lo ha portato alla bancarotta, e ora vorrebbero
gestire l'Italia?
Bersani e i suoi degni compari, messi a
dirigere la banca senese dal PD, attingevano al forziere della banca
come volevano, finanziando il partito, il penultimo presidente ha fatto
una donazione di 700.000 euro al PD locale!
Con quale diritto questo bancarottieri
si presentano alle elezioni?
Le elezioni sono il sale della
democrazia, ma costano, può davvero una parte politica che ha pesato
per quattro miliardi di euro sul paese presentarsi alle elezioni,
pesando ancora di più sullo striminzito bilancio nazionale, senza
aver prima restituito il maltolto?
Il Pierluigi nazionale ha voglia a dire
il partito fa il partito e le banche facciano le banche, per
finanziare l'uno ha distrutto l'altra, per far mangiare gli amichetti
ha disgregato il risparmio di migliaia di cittadini.
Non esiste il discorso fuori i partiti
dalle banche, ne fuori le banche dai partiti....caro Bersani “FUORI
I SOLDI!”
sabato 26 gennaio 2013
IMU E MONTE DEI PASCHI DI SIENA
La stretta correlazione che molti
vedono tra il gettito dell' IMU sulla prima casa ed il prestito
oneroso concesso al Monte dei Paschi di Siena potrebbe essere non
solo stretta ma addirittura sistematica.
In effetti il gettito totale IMU va ben
oltre i quattro miliardi di euro (€ 4.000.000.000) incassati dalla
prima casa, il totale estorto agli italiani dall'immonda tassa
immobiliare supera abbondantemente i venti miliardi di euro; qualcuno
crede che il restante sia andato a risanare i nostri conti?
Purtroppo no! Sono undici i miliardi di
euro italiani (€ 11.000.000.000) usati da Monti per salvare le
banche spagnole, ricordate quei bei grattacieli inclinati sede
spagnola della BANKIA che per qualche tempo facevano capolino nei
nostri TG? Bene quei grattacieli, e quella banca non sono crollati
grazie anche ai nostri soldi!
Senza contare quel fondo SalvaBanche,
che il bocconiano in Loden ci ha spacciato per salvastati, destinato
unicamente a risarcire le banche francesi e tedesche dai titoli greci
che avevano in pancia, e che rischiavano di farle collassare.
Ricapitolando, le banche private
europee azzardano investendo i risparmi raccolti dai cittadini,
tedeschi e francesi per lo più, e investono in titoli di stato
greci, ad alto rendimento in quanto poco sicuri, per l'ormai famoso
spread, l'affare ovviamente va male, la Grecia non è in Grado di
pagare i venti miliardi di titoli di stato emessi e le banche
rischiano il collasso.
Ovviamente se la Grecia avesse pagato i
propri interessi regolarmente, come solo l'Italia ha fatto
nell'ultimo secolo, le banche ci avrebbero guadagnato fior di
quattrini, e noi non ne avremo visto uno, ma siccome nell'ottica
dell'economista per caso i guadagni sono privati ma le perdite
pubbliche, per non far fallire gli istituti privati si sovra tassano i
cittadini a copertura del buco fatto.
Oltre il danno la beffa, le banche
investono male, per avidità, i nostri denari e il buco dobbiamo
coprirlo noi!
A tutto ciò si aggiunge la menzogna
grammaticale, L'Europa concede un prestito, la BCE presta alle
banche!!?? ma di che parliamo, L'Europa usa i nostri soldi! Perciò
la notizia è noi paghiamo per salvare chiunque!
In Italia il caso è diverso, se
veramente il trenta per cento degli elettori vuole votare per
Bersani, allora il problema non si pone, gli italiani continueranno a
pagare per la banca del PD!
Risulta purtroppo evidente che la
fondazione a capo della banca senese non riuscirà ad esprimere una
classe dirigente capace di risanare l'istituto, e quei trecento
milioni di interesse che il Monte dei Paschi di Siena dovrebbe
rendere oltre ai miliardi concessi non si troverà!
Chiudo con una domanda, il governo
metterà quell'interesse nel bilancio, e quando sarà evidente che
non c'è, chi dovrà mettere i soldi secondo voi?
giovedì 24 gennaio 2013
FARSI RIMBORSARE L' IMU
Certamente, chiedere all'ufficio
tributi di farsi restituire il maltolto è possibile, che la somma
venga poi realmente restituita è da tutto da vedere!
E' ormai da qualche giorno che in rete
circola un modulo, il formato pdf, da compilarsi per richiedere la
restituzione dell'imposta.
Il principio su cui si basa la
richiesta è tutt'altro che aleatorio, dichiara infatti
incostituzionale l'imposta per motivi quantomai validi.
Certo che se la corte costituzionale
pensasse ai cittadini e non a tutelare i megastipendi dei dirigenti
statali sarebbe tutto più facile!
In pratica compilando il modulo si
dichiara che la base imponibile su cui è calcolata l'IMU è stata
alzata ed imposta di imperio, e questo crea un vizio di
costituzionalità.
D'altronde la costituzione italiana “tutela il
risparmio” e Mario Monti a pensato bene di tutelarlo dando quasi
quattro miliardi di euro (€ 4.000.000.000), il totale del gettito
IMU sulla prima casa, al monte dei paschi del PD che il risparmio dei
cittadini l'ha gettato al vento!
Rivolgiamo quindi un appello a tutti i
contribuenti, forse non servirà a riavere i nostri quattrini, ma
chiederli indietro perché la tassa è incostituzionale è doveroso!
Riempiamo gli uffici del servizio tributi di richieste!
mercoledì 23 gennaio 2013
Evadere è Peccato?
Date a Cesare quel che è di Cesare
ebbe modo di dire in materia di tasse qualcuno ben più importante di
noi!
Ma è davvero peccato evadere le tasse?
Il Cardinale ne pare convinto, è pure convinto che la Chiesa le
paghi, perciò in quel versante un po' di confusione c'è!
Evadere il fisco è un reato, equivale
a rubare, rubare è peccato ed il cerchio sembra chiudersi; ritengo
però che un'analisi più approfondita potrebbe portare a risultati
ben diversi.
Perché si pagano le tasse? Esiste un
contratto o quantomeno un tacito accordo tra contribuente ed
amministrazione nel quale il primo si impegna a saldare la tassazione
imposta a fronte di servizi resi dal secondo?
Secondo me l'accordo esiste! E'
totalmente disatteso ma esiste, l'evasione dilaga, e i servizi sono
pietosi, e soggetti a pagamento ulteriore; rimane da capire chi ha
disatteso l'accordo per primo.
Certo sembra tanto la storia dell'uovo
e della gallina, un evasore totale non potrebbe certo appellarsi a
sofismi del genere, ma chi le tasse le ha sempre pagate?
Chi è stato ligio al proprio dovere di
cittadino e in cambio non ha ricevuto praticamente nulla può
sottrarsi unilateralmente dall'obbligo di onorare il contratto finché l'altro contraente non lo onorerà? Con tutti gli arretrati
beninteso! Evidentemente no, il che ci fa ricadere immediatamente in
un patto leonino, palesemente nullo per la nostra giurisdizione, art.
2265 del codice civile, quindi disattendere un patto nullo non è
reato, di conseguenza non è rubare quindi non è peccato.
Certo socialmente non è la migliore
delle giustificazioni, ma moralmente può reggere, la moralità è
molto soggettiva.
Il fatto secondo me è molto più
semplice, Gesù lavorerebbe per equitalia o starebbe dalla parte dei
pignorati?
martedì 22 gennaio 2013
Tasse ed Elezioni
Tempo di elezioni, tempo di campagna
elettorale.
In giro per il paese, ma in maggior
misura nei salotti televisivi è tutto un gran parlare di riduzione
fiscale.
Ovviamente i politicanti vecchi e nuovi
si cimentano in ardite rivendicazioni ed ancor più arditi progetti
per il futuro; purtroppo le tasse vogliono ridurle tutti, ne consegue
che nessuno lo farà mai.
Diminuire la pressione fiscale è
possibile solo attraverso una drastica riduzione degli sprechi, ma
questa è impresentabile all'opinione pubblica e per far cassa, una
volta eletti l'unica via è tassare.
Perché l'abbattimento degli sprechi è
impresentabile ai cittadini?
Perché, non ostante siano tutti a
favore di una riduzione fiscale nessuno si sente spreco!
Non sono sprechi le ventisettemila
(27.000) guardie forestali siciliane, sono famiglie che devono
mangiare ci dicono, non sono sprechi gli ospedali con un rapporto
medici posti letto di 2 a 1, quando va bene, nessuno in Italia si
sente uno spreco, allora come fare?
La soluzione è semplice, si voti ogni
due mesi! Abbassi le tasse come ci hai promesso ieri? No!? Allora a
casa! E si vota di nuovo!
Il costo di una campagna elettorale
permanente è sicuramente compatibile con quello di una nazione che
non riesce a tagliarsi gli sprechi da sola, e non speriamo che lo
facciano i tedeschi o l'Europa al posto nostro, i nostri amici
dell'unione hanno prima da fare i loro interessi, come l'acquisto di
due sommergibili tedeschi ha dimostrato chiaramente, e l'unico
movente che essi possono avere è quello di privarci delle poche
realtà produttive ancora esistenti.
Questa nazione deve imparare a
gestirsi, magari attraverso un federalismo responsabile, in cui ogni
territorio possa amministrare gran parte del gettito ivi prodotto, e
sia in grado di decidere come utilizzare quelle poche risorse che ha
a disposizione.
L'alternativa è la prosecuzione di un
centralismo malato, che tra malaffare e nepotismi non può far altro
che continuare ad aumentare il debito, finché qualcuno ci salverà,
magari i marziani con il loro PIL sempre in crescita!
lunedì 21 gennaio 2013
Cartelle pazze-Equitalia se ne lava le mani.
Con la legge di stabilità 2013 le cose
stanno per cambiare sul fronte della riscossione crediti.
Sembra assodato infatti che tutte le
contestazioni fatte ad un credito non dovuto, indebitamente richiesto
perché già saldato, decaduto, soggetto a sgravio, o sospeso per via
giudiziale o amministrativa, non saranno più controllate da
Equitalia, che comunque le riceverà, ma dall'ente creditore, al
quale l'agenzia di riscossione statale le girerà.
Sarà dunque chi esige il credito a
dover controllare se le rimostranze di un cittadino siano fondate, e
se entro duecentoventi giorni questo non giustifica la richiesta
Equitalia dovrà archiviare la pratica.
Sembrerebbe un passo in avanti, ma non
ne siamo sicuri, 220 giorni sono veramente tanti, ed Equitalia in
quel lasso di tempo può ancora utilizzare tutti i metodi coercitivi
che conosciamo.
Rimangono poi da chiarire le questioni
giudiziarie, ad esempio: l'Agenzia delle Entrate vanta un credito
sproporzionato, ne abbiamo visti già troppi, il cittadino si rivolge
alla giustizia, magari vince o ottiene una sospensione, il cittadino
porta la sospensione ad equitalia che la gira all'Agenzia delle
Entrate, che non ha ancora ricevuto dalla magistratura competente la
sospensione stessa, e reitera la richiesta ad Equitalia...chi rimane
fregato?
La domanda è naturalmente ironica.
Se ne ricava che chi ha chiesto ad
Equitalia di pignorare la casa ad un cittadino poi dovrebbe dire
alla stessa di non farlo più!
Rimane il fatto che il cittadino ha 90
giorni per presentare domanda di controllo, ci sarà anche un modulo
telematico.
Se sussistono i criteri vale di sicuro
la pena di farlo!
Shock Fiscale (l'unica salvezza)
Oggi che tutti gli analisti europei
considerano il sistema del rigore come recessivo e fallimentare,
analisi più approfondita andrebbe fatta sul perché ciò avvenga solo
ora e non agli inizi della crisi greca, la politica del rigore perde
appeal, e anche i suoi sostenitori più accaniti, leggi Monti,
cercano di annacquarla.
Risulta evidente che annacquare del
veleno, la pressione fiscale è il veleno delle economie libere, non
impedisce l'intossicazione, la allontana solamente nel tempo: è la
quantità che fa il veleno per citare il grande Paracelso.
La cura non può che essere di
tutt'altro segno.
Sarebbe assai semplice in un paese
civile ridurre di qualche punto la pressione fiscale, ma il belpaese
certo civile non è, fiscalmente parlando e non solo.
La pressione fiscale che, uno stato
centralista e accentratore, sprecone e corrotto fin nei suoi organi
capillari, impone ai suoi cittadini è non solo insopportabile, ma
oltremodo controproducente.
Il post precedente che trattava la
curva di Laffer lo spiegava chiaramente.
L'unica soluzione risulta perciò
essere uno spaventoso shock fiscale; come uscendo da una caldissima
sauna il miglior sistema per riattivarsi è lo shock termico, così
per uscire da una caldissima crisi recessiva ed impositiva, l'unico
metodo è lo shock fiscale.
Con shock si intendo non una variazione
di tendenza lineare, da ottenersi in 5 o 10 anni, ma un vero
scossone, che precipiti la pressione fiscale di almeno 15 punti.
Manovra da farsi repentinamente se si
vuole che abbia effetto, somministrare medicinali ai cadaveri è
inutile se non immorale!
Solo l'abbassarsi per legge delle
tasse, con tutto ciò che ne comporta, diminuzione dei servizi e
degli sprechi etc. può far riprendere l'economia italiana.
Qualsiasi alternativa è accanimento
terapeutico!
domenica 20 gennaio 2013
La Curva di Laffer (Applicazione Territoriale)
La curva di Laffer è una classica
curva a campana, avente cioè un minimo e un massimo ed è pertanto
vincolata dal teorema di Weierstrass.
Essa rappresenta la relazione tra la
pressione fiscale ed il gettito che se ne ricava; e dispone la prima
sulle ascisse e il secondo sulle ordinate.
Il minimo del gettito si presenta
infatti con la pressione fiscale nulla, ovviamente nessuna
imposizione gettito nullo, ma anche nel caso di imposizione totale,
cioè prelievo del 100% dei ricavi.
Laffer sosteneva che il punto massimo
della campana (Gmax) rappresentasse la corretta imposizione fiscale,
aumentando la quale il gettito diminuiva, motivando questa caduta di
gettito con l'insorgere progressivo di tre fattori: l'elusione,
l'evasione, e la sottrazione.
Applicazione Territoriale
La teoria di Laffer è stata contestata
da noti economisti, ma mantiene una sua concretezza, soprttutto in
situazioni limite.
Nel Nord Italia, in quel territorio
ormai identificato dalla MacroRegione del Nord, le condizioni limite
si sono manifestate intensamente, e l'efficacia predittiva della
curva di Laffer è emersa con chiarezza.
Trattandosi di territori in cui la
pressione fiscale si mantiene altissima a fronte di un substrato
produttivo tra i più distribuiti d'Europa, e sentendosi la
produzione tradita in quel contratto stato/contribuente che vorrebbe
un serio resoconto in termini di investimenti e servizi a fronte di
somme pagate, qui l'evasione impera, così come l'elusione.
Risultando impossibile aumentare
un'evasione già altissima per motivi di sopravvivenza aziendale,
l'incremento della pressione fiscale portato avanti dal governo Monti
ha suscitato nel territorio in questione l'effetto Laffer, non su
evasione ed elusione, già altissime, ma sulla sottrazione, quella
delocalizzazione fiscale che la vicinanza di paesi con tassazione
normale risulta essere l'unica speranza per svariati futuri
aziendali.
TARES: seconda patrimoniale sulla casa
Che la Tares sia una patrimoniale è sotto gli occhi di tutti, ma quanto questa sia subdola sfugge ai più.
Essa infatti individua come determinanti i metri quadri di un'immobile, considerando le persone che vi risiedono, siano queste dichiarate o meno, un surplus alla detrazione.
E'evidente che il Governo Monti considera l'abitazione degli italiani come il suo personale porcellino salvadanaio, non considerando affatto che più persone producono più immondizia, ma solamente che una casa più grande ha bisogno di più servizi.
Come se fossero gli appartamenti a consumare e non gli uomini!
Essa infatti individua come determinanti i metri quadri di un'immobile, considerando le persone che vi risiedono, siano queste dichiarate o meno, un surplus alla detrazione.
E'evidente che il Governo Monti considera l'abitazione degli italiani come il suo personale porcellino salvadanaio, non considerando affatto che più persone producono più immondizia, ma solamente che una casa più grande ha bisogno di più servizi.
Come se fossero gli appartamenti a consumare e non gli uomini!
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